#25 - Il metodo Zettelkasten con Notion
Se sei un persona che produce conoscenza, non solo che la utilizza, questo metodo fa al caso tuo
Come si fa ad essere molto ordinati e anche molto creativi allo stesso tempo? Sembrano due cose del tutto inconciliabili e invece si può fare.
Tutto ebbe inizio nella, metà del secolo scorso, con l'anima tedesca (sassone !) di Niklas Luhmann, giurista di formazione, ma molto più noto come sociologo. Luhmann fu un autore molto prolifico e molto creativo. Produsse circa 40 libri e 350 articoli scientifici che hanno delineato una concezione della società basta sulla teoria dei sistemi e sull'idea che al centro di tutto ci siano i più sistemi di comunicazione tra le persone che le persone in loro stesse.
Per arrivare a questi risultati Luhmann elaborò un ingegnoso metodo per incrociare tra loro note e appunti di diverso genere che produceva in continuazione.
Tieni conto che nel secolo scorso non poteva utilizzare i computer per annotare i suoi appunti, ma usava semplici foglietti di carta. Ecco quindi il metodo Zettelkasten che che vuol dire "scatola dei foglietti di carta" o "scatola degli appunti. Quanti foglietti? Quando il sociologo mori ne furono trovati più di 90.000 !
Troppi appunti
Questo della quantità è i primo problema da affrontare per chi fa un lavoro creativo, ha molti interessi, riceve molti stimoli. Note e appunti si accumulano in modo massiccio e caotico. Molti li dimentichi anche se sarebbero rilevanti. Altri ancora li cerchi quando ti servono ma non li trovi.
Qui si vede bene la prima differenza tra informazione e conoscenza. Anche se hai tanta informazione puoi non riuscire a utilizzarla per produrre conoscenza nuova.
Molti a questo punto sarebbero tentati di inventarsi criterio di classificazione delle note in modo poterle "incasellare". Per trovarle poi si cercano le caselle - che devono esser relativamente poche - e non le note singole. Bene , ma capita spesso che un nota dovrebbe essere presente in varie caselle diverse. Questo sarebbe anche facilmente risolvibile con i moderni data base relazionali, ma senza computer avrebbe comportato un enorme lavoro di duplicazione delle schede.
Collegare gli appunti tra loro
Una scheda = una sola idea. Questa è la base. Ma quello che crea il valore cognitivo sono colleganti tra una idea e tutte le altre. Una idea trae il suo significato dal contesto nel quale è immersa.
Un sistema di classificazione gerarchica riduce la complessità. Ma il pensiero creativo si nutre di complessità. Senza preservare e valorizzare la complessità il pensiero creativo muore.
Come più tardi ci avrebbe indicato Gregory Bateson nel suo "Mente e natura" (https://www.adelphi.it/libro/9788845905605) la mente deve essere considerata come una "struttura che connette". Non un sistema di "cose" o idee, ma l'insieme e il tipo delle loro connessioni, anche tra vivente e non vivente.
Zettelkasten come sistema isomorfo alla nostra mente
Perché sia utile sul serio il sistema delle note dovrebbe crescere nel tempo fino ad assumere dimensioni notevoli.
Non eliminare le notte vecchie è un altra delle cose consigliate vivamente per costruire un sistema che funzioni. Piuttosto inserisci una data di creazione e fai un nota che si colleghi alla vecchia.
Dieci note sono un piccolo aiuto cognitivo ma 10.000 diventano una seconda mente.
È' una similitudine eccessiva sul piano della realtà perché il numero di neuroni di un cervello umano è di circa circa 85 miliardi e il numero delle connessioni (sinapsi) si aggira tra 1.000.000.000.000 e e 1.000.000.000.000.000.
Nonostante queste enormi differenze l'espressione "seconda mente" non è campata in aria. Luhmann infatti percepiva il suo zettelkasten con un vero e proprio alter ego con il quale scambiarsi idee e quasi "conversare" e usava il noi per riferirsi al sistema duale me stesso+zettelkasten.
Per riassumere le cose importati sono queste:
fai crescere il sistema nel tempo
contestualizza e collega le note tra loro
mantieni la reticolarità del sistema
La magia dello zettelkasten
Quest'ultimo punto è di estrema importanza perché è poi questo che crea il "the magic" dell'intero metodo. La magia consiste ne fatto che le note organizzate in modo reticolare favoriscono notevolmente la nascita di idee nuove.
Le note infatti sono nuclei elementari di idee, che , attraverso i rimandi incrociati, si organizzano in raggruppamenti o cluster di significati. Questi a loro volta sono sempre aperti e suggeriscono connessioni sempre nuove, cosa che non succede nei sistemi gerarchici.
Questa organizzazione mobilie e fluida delle idee rispecchia abbastanza fedelmente il funzionamento della mente umana quando è impegnata nell'esplorazione di una situazione nuova. Questa analogia rende il sistema zettelkasten isomorfo alla mente umana e in questo consiste il suo pregio maggiore.
I tipi di nota
Possono esserci vari tipi di note e non serve che siano troppi. Questi sono i tipi di base:
Note da libri o articoli (Literature)
Citazioni (Reference)
Originali (Original notes)
Importate: le note da libri NON sono copia-incolla. Sono invece riflessioni personali che nascono dalla lettura di un testo interessate e devono contenere un rimando a quel testo in modo che sia semplice ritrovare la fonte.
Puoi anche aggiungere altri tipi di nota, per esempio "link" o "immagine" ma non serve che siano troppo numerose.
Poi si può anche utilmente considerare la loro persistenza nel tempo. e quindi suddividerle in:
Note fugaci (fleeting)
Note in revisione (to be reviewed)
Note permanenti (permanent)
Costruiamo il nostro Zettelkasten con Notion
Ora abbiamo tutti gli elementi di base per costruire la struttura del nostro PKM - Personal Kowlewdge Management personale, che potrà popolarsi nel tempo.
Uso Notion perché estremamente personalizzabile e quindi la struttura di base può essere facilmente adattata ai diversi stili cognitivi delle singole persone. NON si tratta di un tutorial o di un corso su Notion (che forse arriverà in futuro), ma soltanto di un esempio dimostrativo.
Si tratta di impostare un archivio con i tipi di note e le altre proprietà che servono
Può anche essere utile duplicare l'archivio a tenere in alto la vista STAUS per avere sempre sott'occhio le note da "stabilizzare".
Per leggere le note complete:
Zettelkasten o ipertesto ?
Ciascuna nota si può facilmente collegare a qualunque altra nota con il sistema inreno di link e backlink di Notion e - a questo punto - ti stari chiedendo che differenza ci sia con un ipertesto come quelli che si possono costruire facilmente Hypernotes. Ne ho parlato meglio qui: # 17 - Come creare un ipertesto con Hypernotes
è presto detto
se vuoi creare un sistema con migliaia di note che cresca nel tempo e ti accompagni per anni e anni come second brain è preferibile lo zettelkasten.
se invece vuoi un sistema di note che ti aiuti a scrivere un articolo o una ricerca su un tema circoscritto e meglio usare Hypernotes
La visione grafica dell'ipertesto non servirebbe con migliaia di note ma è molto utile se non sono molte.
Infine: carta o computer ?
Non è una domanda banale come sembra. Gli strumenti informatici cambiano e invecchiano molto in fretta. Gli archivi possono essere violati. Gli hard disk si guastano.
Nell'archivio di stato di Venezia, dove vivo, sono conservati scritti autografi di Galileo Galilei che ha più di 500 anni. Sono su carta ad alto contenuto di cellulosa. Sembrano nuovi e si possono sfogliare senza problemi.
Prova a "sfogliare " oggi uno di questi se ci riesci:
Ringraziamento
Ci sono moti articoli in rete sul metodo, ma ne ho particolarmente apprezzato uno è ho sviluppato qui qualche idea che mi ha suggerito. Se vuoi approfondire meglio ila cosa dovresti leggerlo;
Il metodo Zettelkasten per per il Knowlewdge management.
A cura di Qualitiamo.